Bartolo Longo dal Salento a Pompei. La carità che fa nuova la storia

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Copertina_ libro_Illibato

L’ultima biografia di Bartolo Longo a cura di Antonio Illibato propone le più recenti acquisizioni storiografiche sulla vicenda umana e spirituale dell’Avvocato pugliese e Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro che la Chiesa ha proclamato Beato nel 1980.
 

È uscito recentemente un nuovo libro su Bartolo Longo, Fondatore del Santuario, delle Opere di Carità e della città di Pompei ed unico laico dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme proclamato Beato. Intitolato “Bartolo Longo dal Salento a Pompei. La carità che fa nuova la storia”, il volume è stato scritto da Mons. Antonio Illibato, membro del Comitato scientifico della Rivista di Storia Sociale e Religiosa del Mezzogiorno Campania Sacra, già direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Napoli e autore di numerosi saggi e articoli di storia religiosa e dell’istruzione.

Lo storico, profondo conoscitore della vita e delle opere dell’avvocato pugliese, aveva dato alle stampe, tra il 1996 e il 2002, a tre poderosi volumi, quasi una summa su “Bartolo Longo, un cristiano tra Otto e Novecento”. Il nuovo testo non è solo una sintesi del lavoro precedente, quanto una rilettura dell’impegno religioso, sociale, ecclesiale e civile di Longo.

Il libro, edito dal Santuario di Pompei e dalla Libreria Editrice Vaticana, nasce da una lunga e profonda indagine storica e culturale che segna una svolta nel campo delle biografie longhiane. L’opera, già dal titolo, mette in luce la poliedrica personalità di Longo, uomo d’intensa preghiera e di attività frenetica, che pose intelligenza e volontà al servizio del bene, dando vita, in una valle abbandonata, a un magnifico santuario, a una nuova città e a significative opere sociali esistenti tuttora.

Il suo percorso nasce da una chiamata personale della Vergine del Rosario, alla quale il nostro dedicherà tutta la sua lunga vita. Il lavoro del sacerdote napoletano, dunque, come scrive l’Arcivescovo di Pompei, S. E. Mons. Tommaso Caputo, nella presentazione, è destinato a diventare «il nuovo e decisivo punto di riferimento nella straordinaria vicenda umana ed ecclesiale di un Fondatore e nella storia, unica ed irripetibile, di una città che ha visto trasformare in pietre d’angolo le intuizioni di carità e in monumenti della fede le preghiere di un laico».

Leggere questo libro aiuterà tutti gli appartenenti all’Ordine a conoscere meglio questo illustre Confratello e incoraggerà i Cavalieri e le Dame a pregare più intensamente per la Sua canonizzazione, chiedendogli, al contempo, di intercedere presso Dio per ottenere le grazie di cui l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro ha bisogno per rispondere sempre più alla propria missione.
 

Loreta Somma


(5 dicembre 2017)