"Ricerca ciò che unisce. Supera ciò che divide"

L'incontro del nuovo presidente israeliano Reuven Rivlin con Papa Francesco

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"Ricerca ciò che unisce. Supera ciò che divide"

«L'importanza del dialogo interreligioso e dell'impegno dei responsabili religiosi nel processo di riconciliazione e di costruzione della pace» è stata sottolineata, il 3 settembre in Vaticano, in occasione del primo incontro di Papa Francesco e dei suoi principali collaboratori con il presidente israeliano Reuven Rivlin.

L'occasione ha permesso di parlare della situazione socio-politica regionale caratterizzata da parecchi conflitti: «un'attenzione particolare è stata riservata alla sorte dei cristiani e delle altre minoranze». I problemi delle relazioni tra Israele e le Santa Sede, così come i rapporti locali tra le autorità e le comunità cattoliche, sono stati presi in considerazione «nell’auspicata prospettiva della conclusione dell'accordo bilaterale in corso di negoziazione», trattando particolarmente lo statuto delle scuole cristiane in Israele che reagiscono alla drastica riduzione delle sovvenzioni statali.

Il capo dello Stato israeliano, che è succeduto a Shimon Peres nel luglio 2014, desideroso di «ricordare l'origine comune dell’Ebraismo e del Cristianesimo » ha offerto in dono al Santo Padre un oggetto in basalto dove si può leggere il versetto di un salmo. Il Papa gli ha donato un medaglione di bronzo formato da due blocchi separati tra i quali è rappresentato un ramo di olivo in segno di pace, con l'iscrizione: « Ricerca ciò che unisce. Supera ciò che divide ».

Alcuni giorni prima di questo appuntamento, il presidente Rivlin aveva voluto rassicurare i cristiani in Terra Santa incontrando il Patriarca Latino di Gerusalemme a Tabgha, in Galilea, nella chiesa della Moltiplicazione dei pani, danneggiata da un incendio doloso il 18 giugno scorso a opera di estremisti ebrei.


(20 settembre 2015)