La Chiesa Cattolica Maronita in Terra Santa

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La Chiesa Cattolica Maronita in Terra Santa La chiesa maronita di Nostra Signora dell'Annunciazione a Nazareth

Il diacono Sandy Habib di Haifa, in Israele, presenta in questo testo una delle comunità cattoliche in Terra Santa, i Maroniti. La chiesa maronita è nata tra la fine del IV e l’inizio del V secolo in Antiochia (nel nord dell’attuale Siria). Il suo fondatore, san Marone, era un monaco attorno al quale si radunò una crescente comunità. Nel corso dei secoli, la Chiesa maronita è stata l’unica delle Chiese orientali ad essere sempre in piena comunione di fede con la Sede apostolica di Roma. Si tratta dunque di una Chiesa cattolica di rito orientale (siro-antiochiana). Oggi nel mondo i maroniti sono circa 3 milioni, di cui quasi 1 milione in Libano.


I tempi presenti sono particolarmente intensi per i cristiani d’Oriente. Mentre seguiamo quotidianamente la situazione in Siria ed in Iraq, siamo molto preoccupati dalla situazione dei cristiani in altri paesi come la Libia e l’Egitto. È pur vero che la situazione dei cristiani in Terra Santa è accettabile a livello di sicurezza, ma c’è di che preoccuparsi per i recenti avvenimenti contro le chiese ed i conventi come, ultimamente, l’incendio appiccato contro il convento di Tabgha sul lago di Tiberiade....

Purtroppo nella società israeliana vi sono alcuni fanatici, sollecitati da personaggi come Bentsi Gopstein che dichiarano la propria animosità contro i cristiani, incitando a sradicare tutto ciò che non è ebraico in Terra Santa. Quest’ultima dichiarazione è particolarmente grave e minaccia la presenza cristiana che costituisce solamente il 2% della popolazione in Israele e in Palestina. In questo ambiente, la speranza ed il coraggio dei cristiani non mancano, al contrario, essi radicano la loro più profonda fede nel Nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato in Terra Santa. Inoltre, la presenza del rappresentante della Santa Sede, Sua Eccellenza il Nunzio Apostolico, che difende gli interessi della Chiesa e le sue istituzioni e che veglia sulle congregazioni religiose e le organizzazioni cristiane di ogni rito, dona un grande sostegno in favore della presenza dei cristiani in Terra Santa.

La comunità maronita, che conta 11.000 fedeli in Terra Santa, è installata in questa Terra da mille anni. La maggioranza aveva lasciato il Monte Libano nel XIX secolo, dopo i massacri dei cristiani perpetrati dai drusi, aiutati dai turchi. Molti di loro in quel tempo fuggirono verso zone limitrofe e si stabilirono definitivamente là dove si trovano attualmente, nelle città e nei villaggi di Nazaret, Haifa, Akko, Jish, Isifiya, Shefaram, Aïn Kenya (Golan), Jaffa, Gerusalemme, Betlemme ed Amman in Giordania. Un’altra ondata di Maroniti lasciò il Libano nel 2000 quando l’esercito israeliano si ritirò dal Sud del Libano. Queste famiglie si stabilirono a Nahariya, Kiryat Shemona, Tiberias, Safad, Maalot, Karmieel, Haifa, dove sono tutt’ora…

La Diocesi Maronita di Haifa si è formata nel 1996 dopo il suo distacco dalla Diocesi Maronita di Tiro. Mons. Moussa El Hage, dopo essere stato nominato Vicario Generale a Bkerke, in Libano, dal 2012 è succeduto a Mons. Paul Sayah alla guida della Diocesi Maronita di Haifa.

La nostra comunità è servita da un gruppo di sacerdoti diocesani e da una comunità di religiosi maroniti libanesi a Jaffa, nel Convento Sant’Antonio il Grande, oltre che da un sacerdote religioso Antoniano Maronita che si occupa della comunità libanese installatasi dall’anno 2000 in Galilea. Ma il clero maronita è presente nella maggioranza delle comunità religiose, maschili e femminili di tutte le confessioni, in Terra Santa. Citiamo – ad esempio – i Francescani, i Trappisti, i Carmelitani, i Salesiani, i Lazzaristi, i Cappuccini, i Conventuali, le Suore del Rosario, di San Giuseppe, della Carità, delle Carmelitane, delle Francescane della Croce, dei Sacri Cuori…

Questa comunità, che prese il nome dell’Anacoreta San Marone nel IV secolo, deve la sua esistenza al proprio attaccamento alla Santa Chiesa Cattolica, e al suo capo spirituale il Patriarca Maronita al Monte Libano e trae nutrimento dalla fede in Dio, dall’attaccamento alla Vergine Maria ed ai nuovi santi maroniti, in particolare San Charbel l’eremita.

Nel campo più rigorosamente religioso e monastico, i Maroniti hanno portato il loro aiuto alle sorelle Chiese Orientali, non solo fornendo un numero impressionante di vocazioni agli ordini e congregazioni occidentali installate in Oriente, ma anche aiutando la formazione di famiglie monastiche in seno alla cristianità orientale cattolica, come i Melchiti nel 1736, i Siriaco Cattolici nel 1780, i Caldei nel 1845, e gli Armeni nel 1852.

La comunità maronita in Terra Santa, per la prima volta nella sua storia, ha ricevuto una visita da parte del suo capo spirituale, il Patriarca Maronita Cardinale Béchara Boutros Raï, tra il 26 ed il 29 maggio del 2014. Questa visita è stata accolta con gioia anche dalle comunità di tutta la Terra Santa, ben al di là della nostra Chiesa. Ora, cominciamo a raccogliere i frutti di questa visita a tutti i livelli, in particolare quello ecumenico ed interreligioso.

La relazione dell’Ordine del Santo Sepolcro con la Terra Santa è profonda e molto antica. La nutrite con la preghiera, con il sostegno materiale e con le vostre visite assidue verso i Luoghi Santi. In queste visite ed incontri organizzati, invocate la pace in questi Luoghi e raccogliete fondi per le opere che l’Ordine promuove per aiutare le popolazioni cristiane locali.

Noi Maroniti siamo uniti a voi nella preghiera e nello Spirito. Preghiamo affinché il Vostro Ordine resti un feudo di fede e di sostegno spirituale e materiale per la Terra Santa e, in particolare, per la comunità cristiana cattolica che è un fermento di speranza per tutti gli abitanti della regione.


(15 agosto 2015)